Le avventure di una tranquilla escort di campagna..(parte 20)..

Il venerdì successivo ,come in un déjà vu ,mi ritrovai  sul viale di casa Ricciardi a poggiare il motorino contro il muro di casa.
L’unica novità era data dall’orario posticipato,questa volta alle 21.

“:Ciao Anna ,sempre puntualissima……..Luigi è uscito ,posso offrirti qualcosa da bere ?
“: Grazie  !!  Gradirei una tisana ……..
“:Andiamo nella mia stanza del cucito,così stiamo più tranquille………ci conosciamo da sempre ,ma non abbiamo mai parlato ….sole …solette……così mi racconti qualcosa di te ..!!

La stanza del cucito ,era molto luminosa,aveva della vetrate ( rigorosamente satinate)…..immense ………non avevo mai visto niente di simile . Sulla sinistra, faceva bella mostra un divano ad angolo grigio …….molto profondo…..la padrona di casa con eleganza, ci si sdraiò sopra, sfiorando la mia mano come per invitarmi a seguire il suo gesto.

“:Chissà che idea ti sarai fatta di noi …!!…dopo aver visto il contenuto dello scatolone…..
“:Non ci trovo niente di male,anzi ….!!..
“:Sai ,siamo sole ,Luigi è andato a giocare la schedina ………con Ivano….

Mentre mi diceva della schedina ,con una mano prese ad accarezzarmi il mento ,le labbra e infine arrivata al collo
Iniziò a sbottonarmi la camicia.

“: Piccola Anna..sei molto calda……!! …….e anche profumata……
“: Sai ….è la prima volta che faccio l’amore con una donna …….
“:Non preoccuparti ………nessuno ci disturberà…….!!

Tirò fuori i miei seni ,poi……. con delicatezza , fece rotare la lingua umida intorno ai capezzoli turgidi…….usando la mia tisana come un caldo lubrificante naturale.
Io le carezzavo i lunghi capelli biondi………avrei voluto contraccambiare ……anche con un solo bacio ,ma la dolce Rosa, era  impegnata a far scomparire i pantaloni dalle mie giovani cosce.
Sentivo la sua lingua saettare dentro il mio ombelico,le sue mani carezzarmi i fianchi …….mentre ……bramosa ……..ansimava per il piacere dato ……..poi , fu come un tuffo ……..come una cascata………come un vento caldo …….non so spiegare ,la sua lingua sembrava grande……..grandissima …..dentro la mia fessura …….umida come un bosco dopo la pioggia autunnale……….entrava e usciva  con decisione ,come un pene in miniatura ……..piccolo ma esperto ,saggio nei suoi movimenti ………preciso come un chirurgo e deciso come un comandante dell’esercito.

Sentii l’orgasmo arrivare lentamente ……..lo immaginai come una canoa sopra un fiume ………..lenta costante ….in discesa……..
Avevo la testa della mia amante tra le mani ……….niente al mondo avrebbe potuto staccarmi da lei in quel “sacro” momento ,mentre godevo e ululavo il mio piacere a tutto il mondo.

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