Le Asturie ........parte quarta.........

Dopo vari tentativi da parte dei  tre baldanzosi di portarmi fuori a cena e ripetuti miei ....no ........grazie , finalmente la porta color noce della mia camera  taglio' fuori quel mondo nuovo .
La mattina seguente ... intendo ovviamente gli orari della scrivente ... Oviedo dormiva ancora beata , la luce fioca e di vermiglio vestita , proiettava la mia ombra sui marciapiedi umidi e lucidi come certe stupende immagini di Parigi fermate nel tempo, dal genio di Edouard Cortes .
I pochi rumori della citta' , raccontavano un rispetto   magnificente per chi aveva fatto le ore piccole o per chi aveva lavorato per gli altri durante la notte Asturiana .
Autocarri silenziosi pulivano le strade , nessuno suonava il clacson e per finire nessun motociclista con la moto smarmittata disturbava il sonno di anziani e bambini .
Mentre inutilmente cercavo un posto dove fare colazione , notai alla mia destra , nei pressi di un parco pubblico , un uomo di circa quaranta... quarantacinque anni ...  in verita' ... mal portati , che barcollava vistosamente e che per evitare di cadere cercava ti tenersi alla vicina ringhiera metallica .
Attraversai la strada e senza indugiare mi avvicinai all ' uomo .

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